La stenosi uretrale è un restringimento dell’uretra, ovvero il canale che trasporta le urine dalla vescica fino all’esterno dell’organismo. Il restringimento del canale uretrale ostacola e/o blocca il passaggio delle urine, provocando come sintomi principali la difficoltà a urinare e la sensazione di svuotamento incompleto della vescica. Questi, e gli altri sintomi associati a stenosi, possono alterare in maniera significativa la qualità di vita dei pazienti che ne soffrono. Per questo motivo, è fondamentale riconoscerli e riferirli ad un urologo-andrologo.
Stenosi uretrale: come, quando e chi colpisce
La stenosi uretrale è una condizione prevalentemente maschile, che colpisce lo 0,6-1,2% degli uomini. Questa condizione può essere:
- presente già alla nascita (stenosi uretrale congenita)
- oppure acquisita nel corso della vita (stenosi uretrale acquisita), a causa di:
- traumi/lesioni al pene;
- infezioni urogenitali;
- malattie dermatologiche (lichen sclerosus);
- inserimento di corpi estranei nell’uretra (cateterismo, uretroscopia, cistoscopia);
- interventi chirurgici nella zona urogenitale;
- cause idiopatiche (di natura non nota).
Uno sguardo approfondito ai sintomi ed alle complicazioni
I sintomi possono variare per intensità e localizzazione. I principali sono:
- Difficoltà a urinare
- Riduzione del getto minzionale
- Incompleto svuotamento vescicale
- Bisogno frequente di urinare
- Sensazione di bruciore e dolore durante la minzione
- Dolore al basso addome
- Gonfiore del pene
- Presenza di sangue nelle urine (ematuria) o nello sperma
- Urine di colore scuro
Le complicazioni possibili includono:
- Infezioni ricorrenti del tratto urinario
- Incontinenza
- Disfunzione erettile
- Disturbi di eiaculazione
- Ritenzione acuta delle urine
- Carcinoma uretrale
- Insufficienza renale
- Calcoli renali
- Gangrena di Fournier (grave infezione dei tessuti)
- Assenza di contrattilità vescicale
La stenosi uretrale è nota per l’alto tasso di recidive. È quindi essenziale agire con tempestività per diagnosticarla e trattarla.
Diagnosi, trattamento e poi?
Gli strumenti diagnostici includono:
- Uroflussometria: per valutare la funzionalità dell’uretra e il flusso urinario
- Uretroscopia e cistoscopia: per osservare le pareti interne dell’uretra
- Uretrografia: esame radiologico spesso combinato con ecografia
- Urinocoltura: per verificare la presenza di infezioni urinarie
I trattamenti sono quasi sempre di tipo chirurgico:
- Uretrotomia interna (endoscopica): incisione dell’uretra per ripristinare il flusso
- Uretroplastica: rimozione e ricostruzione del tratto stenotico, con eventuale utilizzo di innesti di tessuto
- Dilatazione uretrale: pratica sconsigliata per l’alto rischio di recidive
Dopo l’intervento:
- La degenza ospedaliera dura da 1 a 3 giorni
- È previsto l’uso di un catetere temporaneo
- È essenziale il monitoraggio regolare per evitare recidive
Un percorso di gestione condiviso
La stenosi uretrale può compromettere fortemente la qualità della vita. Per questo è fondamentale:
- Una diagnosi tempestiva
- Un intervento personalizzato
- Un monitoraggio costante
Solo con un approccio multidisciplinare e centrato sul paziente è possibile affrontare efficacemente questa condizione.
Per maggiori informazioni, consulta il nostro sito ufficiale: www.stenosiuretrale.it e contatta i nostri Centri a Roma e a Catania.
References
- https://www.stenosiuretrale.it/
- Mayo Clinic: Urethral stricture diagnosis and treatment
- Lazzeri M, Sansalone S, Guazzoni G, Barbagli G. (2016). Incidence, Causes, and Complications of Urethral Stricture Disease. European Urology Supplements, 15(1), 2-6. doi: 10.1016/j.eursup.2015.10.002.
