Difficoltà a urinare? Potrebbe essere un segnale di stenosi uretrale

  • 28 Dicembre 2024

La stenosi uretrale è un restringimento dell’uretra, ovvero il canale che trasporta le urine dalla vescica fino all’esterno dell’organismo. Il restringimento del canale uretrale ostacola e/o blocca il passaggio delle urine, provocando come sintomi principali la difficoltà a urinare e la sensazione di svuotamento incompleto della vescica. Questi, e gli altri sintomi associati a stenosi, possono alterare in maniera significativa la qualità di vita dei pazienti che ne soffrono. Per questo motivo, è fondamentale riconoscerli e riferirli ad un urologo-andrologo.

Stenosi uretrale: come, quando e chi colpisce

La stenosi uretrale è una condizione prevalentemente maschile, che colpisce lo 0,6-1,2% degli uomini. Questa condizione può essere:

  • presente già alla nascita (stenosi uretrale congenita)
  • oppure acquisita nel corso della vita (stenosi uretrale acquisita), a causa di:
    • traumi/lesioni al pene;
    • infezioni urogenitali;
    • malattie dermatologiche (lichen sclerosus);
    • inserimento di corpi estranei nell’uretra (cateterismo, uretroscopia, cistoscopia);
    • interventi chirurgici nella zona urogenitale;
    • cause idiopatiche (di natura non nota).

Uno sguardo approfondito ai sintomi ed alle complicazioni

I sintomi possono variare per intensità e localizzazione. I principali sono:

  • Difficoltà a urinare
  • Riduzione del getto minzionale
  • Incompleto svuotamento vescicale
  • Bisogno frequente di urinare
  • Sensazione di bruciore e dolore durante la minzione
  • Dolore al basso addome
  • Gonfiore del pene
  • Presenza di sangue nelle urine (ematuria) o nello sperma
  • Urine di colore scuro

Le complicazioni possibili includono:

  • Infezioni ricorrenti del tratto urinario
  • Incontinenza
  • Disfunzione erettile
  • Disturbi di eiaculazione
  • Ritenzione acuta delle urine
  • Carcinoma uretrale
  • Insufficienza renale
  • Calcoli renali
  • Gangrena di Fournier (grave infezione dei tessuti)
  • Assenza di contrattilità vescicale

La stenosi uretrale è nota per l’alto tasso di recidive. È quindi essenziale agire con tempestività per diagnosticarla e trattarla.

Diagnosi, trattamento e poi?

Gli strumenti diagnostici includono:

  • Uroflussometria: per valutare la funzionalità dell’uretra e il flusso urinario
  • Uretroscopia e cistoscopia: per osservare le pareti interne dell’uretra
  • Uretrografia: esame radiologico spesso combinato con ecografia
  • Urinocoltura: per verificare la presenza di infezioni urinarie

I trattamenti sono quasi sempre di tipo chirurgico:

  • Uretrotomia interna (endoscopica): incisione dell’uretra per ripristinare il flusso
  • Uretroplastica: rimozione e ricostruzione del tratto stenotico, con eventuale utilizzo di innesti di tessuto
  • Dilatazione uretrale: pratica sconsigliata per l’alto rischio di recidive

Dopo l’intervento:

  • La degenza ospedaliera dura da 1 a 3 giorni
  • È previsto l’uso di un catetere temporaneo
  • È essenziale il monitoraggio regolare per evitare recidive

Un percorso di gestione condiviso

La stenosi uretrale può compromettere fortemente la qualità della vita. Per questo è fondamentale:

  • Una diagnosi tempestiva
  • Un intervento personalizzato
  • Un monitoraggio costante

Solo con un approccio multidisciplinare e centrato sul paziente è possibile affrontare efficacemente questa condizione.

Per maggiori informazioni, consulta il nostro sito ufficiale: www.stenosiuretrale.it e contatta i nostri Centri a Roma e a Catania.

References