Il tumore del testicolo è la tipologia di tumore più frequente negli uomini di età compresa tra 15 e 40 anni. In Italia, rappresenta l’11% di tutti i tumori che si verificano negli uomini di età < 50 anni, con quasi 2500 nuovi casi nel 2022.
Il tumore del testicolo presenta un’alta probabilità di guarigione, che è fortemente influenzata dalla tempestività con cui viene diagnosticato e trattato. Per questo motivo, riconoscerne i sintomi e riportarli prontamente all’andrologo è essenziale per preservare la propria salute.
Perché e come si sviluppa il tumore del testicolo?
Le cause all’origine del tumore al testicolo sono ancora incerte. Tuttavia, sono stati identificati diversi fattori di rischio:
- criptorchidismo, condizione in cui i testicoli rimangono all’interno della cavità pelvica senza discendere nello scroto;
- sindrome di Klinefelter, una malattia genetica in cui è presente un cromosoma X in più;
- storia familiare di tumore al testicolo;
- etnia caucasica.
Il tumore del testicolo si sviluppa quando alcune cellule si alterano e iniziano a moltiplicarsi in modo incontrollato, formando una massa tumorale solida.
Nel 95% dei casi, il tumore origina dalle cellule germinali (produttrici di spermatozoi). Il restante 5% riguarda i tumori stromali, che si sviluppano dalle cellule di supporto.
In circa il 5% dei casi, il tumore può dare origine a metastasi in linfonodi, addome, polmoni e, più raramente, in fegato, cervello e ossa.
Tumore del testicolo: dai sintomi alla diagnosi
Generalmente, il tumore interessa un solo testicolo. I principali sintomi includono:
- presenza di un nodulo palpabile;
- senso di peso o tensione nello scroto;
- dolore all’inguine o alla parte bassa dell’addome;
- dolore lombare in caso di diffusione ai linfonodi retroperitoneali;
- rigonfiamento improvviso dello scroto (spesso causato da idrocele);
- ginecomastia (ingrossamento doloroso delle mammelle).
In presenza di uno o più sintomi, è essenziale rivolgersi a uno specialista andrologo.
La visita prevede:
- esame fisico e valutazione dei sintomi;
- ecografia scrotale per dimensioni e consistenza della massa;
- esami del sangue per i marcatori tumorali (LDH, beta-hCG, AFP);
- esame istologico su campione di tessuto.
Una volta confermata la diagnosi, si esegue una TAC e altri esami per stabilire lo stadio della malattia:
- Stadio 0–1: tumore limitato al testicolo;
- Stadio 2: diffusione ai linfonodi dell’addome;
- Stadio 3: presenza in altri organi o marcatori molto elevati.
Trattamento
Il tumore del testicolo ha una percentuale di guarigione molto elevata, soprattutto se scoperto in fase precoce. Il trattamento si basa su:
- Chirurgia (orchiectomia inguinale radicale, con eventuale rimozione linfonodale);
- Chemioterapia o radioterapia nei casi avanzati;
- Immunoterapia nei casi resistenti.
Poiché è possibile una recidiva, sono fondamentali controlli periodici post-trattamento.
Parola d’ordine: tempestività
Una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo aumentano le possibilità di guarigione. Nei tumori in stadio iniziale, la guarigione si avvicina al 100%. È importante che i pazienti, soprattutto giovani, superino ogni imbarazzo e si rivolgano subito al medico ai primi segnali.
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