Epispadia: che cos’è?

Epispadia
  • 15 Luglio 2022

Epispadia: che cos’è?

L’epispadia è una rara anomalia congenita che consiste nell’irregolare localizzazione del meato uretrale (l’apertura dell’uretra, tubo da cui l’urina esce dalla vescica).

Nell’individuo di sesso maschile, è caratterizzata dalla localizzazione errata del meato uretrale che si ritrova così sulla faccia dorsale del pene, in un punto tra il glande (testa del pene) e il pube.

Nell’individuo di sesso femminile affetto da epispadia, invece, si verifica una divisione del clitoride in due parti con, al centro, la formazione del meato uretrale.

L’epispadia come patologia isolata è davvero una condizione molto rara, rappresenta infatti meno del 10% dei casi totali.

Questo disturbo è, invece, molto più comunemente associato all’estrofia vescicale, condizione in cui la vescica, per anomalie che si verificano durante lo sviluppo embrionale, si ritrova esposta sulla parete addominale esterna.

Ma quanto è comune questo disturbo?

L’epispadia è un disturbo raro ma più comune negli individui di sesso maschile. L’epispadia isolata, nel sesso maschile, si manifesta in 1 caso su 100.000 nascite.

Negli individui di sesso femminile, invece, questa malformazione si verifica con un range che va da 1 caso su 160.000 a 1 caso su 480.000 nascite.

Caratteristiche e tipologie di epispadia

Il disturbo dell’epispadia viene generalmente classificato in base all’anomala localizzazione del meato uretrale. La posizione di questo influisce sulla capacità della vescica di immagazzinare e trattenere l’urina.

In generale, più il meato è vicino alla parete addominale, più è probabile che l’epispadia influisca negativamente anche sullo sfintere della vescica, struttura che si apre e si chiude per rilasciare o trattenere l’urina. 

Nei maschi, si possono distinguere tre tipi:

  • glandulare o balanica: è la tipologia più comune in cui il meato è situato sopra il glande;
  • peniena: in cui il meato uretrale si trova lungo l’asta del pene;
  • penopubica: in cui il meato uretrale è localizzato vicino all’osso pubico.

Quasi tutti gli individui di sesso maschile con epispadia glandulare non presentano problemi nel trattenere l’urina; tuttavia, rimane raccomandabile un intervento chirurgico correttivo.

Nella maggior parte dei casi di epispadia penopubica e in una significativa parte delle persone affette da epispadia peniena, invece, lo sfintere della vescica non riesce a chiudersi in maniera completa e, per questo motivo, questi individui manifestano difficoltà nel trattenere l’urina, soprattutto in periodi di stress o durante l’esecuzione di sforzi faticosi.

Nelle femmine l’epispadia è estremamente rara, e presenta, per tale motivo una classificazione meno precisa rispetto alla controparte maschile.

In base alla vicinanza del meato uretrale alla parete addominale, l’epispadia femminile può essere divisa: in ‘vestibolare’, ‘sub-sinfisaria’ e ‘retro-sinfisaria’.

L’epispadia nel sesso femminile porta, generalmente, alla malformazione del clitoride, che risulta diviso in due parti.

Quando colpisce individui di sesso femminile, inoltre, quasi sempre viene inficiata la capacità dello sfintere vescicale di trattenere l’urina, con conseguenti perdite in seguito a stress e sforzi fisici impegnativi.

Nella maggior parte dei casi, comunque, un trattamento chirurgico precoce può risolvere queste problematiche.

E’ una malformazione congenita molto più comune nei maschi che nelle femmine e che può recare disagio anche nel quotidiano. Risulta, quindi, importante affidarsi a un esperto che possa essere in grado di guidare la persona che ne è affetta verso il migliore percorso risolutivo.

 

Fonti