Tumore del testicolo: una malattia della “giovane età”

  • 5 Luglio 2025

Il tumore del testicolo è la tipologia di tumore più frequente negli uomini di età compresa tra 15 e 40 anni. In Italia, rappresenta l’11% di tutti i tumori che si verificano negli uomini di età < 50 anni, con quasi 2500 nuovi casi nel 2022.

Il tumore del testicolo presenta un’alta probabilità di guarigione, che è fortemente influenzata dalla tempestività con cui viene diagnosticato e trattato. Per questo motivo, riconoscerne i sintomi e riportarli prontamente all’andrologo è essenziale per preservare la propria salute.

Perché e come si sviluppa il tumore del testicolo?

Le cause all’origine del tumore al testicolo sono ancora incerte. Tuttavia, sono stati identificati diversi fattori di rischio:

  • criptorchidismo, condizione in cui i testicoli rimangono all’interno della cavità pelvica senza discendere nello scroto;
  • sindrome di Klinefelter, una malattia genetica in cui è presente un cromosoma X in più;
  • storia familiare di tumore al testicolo;
  • etnia caucasica.

Il tumore del testicolo si sviluppa quando alcune cellule si alterano e iniziano a moltiplicarsi in modo incontrollato, formando una massa tumorale solida.

Nel 95% dei casi, il tumore origina dalle cellule germinali (produttrici di spermatozoi). Il restante 5% riguarda i tumori stromali, che si sviluppano dalle cellule di supporto.

In circa il 5% dei casi, il tumore può dare origine a metastasi in linfonodi, addome, polmoni e, più raramente, in fegato, cervello e ossa.

Tumore del testicolo: dai sintomi alla diagnosi

Generalmente, il tumore interessa un solo testicolo. I principali sintomi includono:

  • presenza di un nodulo palpabile;
  • senso di peso o tensione nello scroto;
  • dolore all’inguine o alla parte bassa dell’addome;
  • dolore lombare in caso di diffusione ai linfonodi retroperitoneali;
  • rigonfiamento improvviso dello scroto (spesso causato da idrocele);
  • ginecomastia (ingrossamento doloroso delle mammelle).

In presenza di uno o più sintomi, è essenziale rivolgersi a uno specialista andrologo.

La visita prevede:

  • esame fisico e valutazione dei sintomi;
  • ecografia scrotale per dimensioni e consistenza della massa;
  • esami del sangue per i marcatori tumorali (LDH, beta-hCG, AFP);
  • esame istologico su campione di tessuto.

Una volta confermata la diagnosi, si esegue una TAC e altri esami per stabilire lo stadio della malattia:

  • Stadio 0–1: tumore limitato al testicolo;
  • Stadio 2: diffusione ai linfonodi dell’addome;
  • Stadio 3: presenza in altri organi o marcatori molto elevati.

Trattamento

Il tumore del testicolo ha una percentuale di guarigione molto elevata, soprattutto se scoperto in fase precoce. Il trattamento si basa su:

  • Chirurgia (orchiectomia inguinale radicale, con eventuale rimozione linfonodale);
  • Chemioterapia o radioterapia nei casi avanzati;
  • Immunoterapia nei casi resistenti.

Poiché è possibile una recidiva, sono fondamentali controlli periodici post-trattamento.

Parola d’ordine: tempestività

Una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo aumentano le possibilità di guarigione. Nei tumori in stadio iniziale, la guarigione si avvicina al 100%. È importante che i pazienti, soprattutto giovani, superino ogni imbarazzo e si rivolgano subito al medico ai primi segnali.

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