Focus sull’infertilità maschile: un problema di coppia sempre più diffuso

infertilità maschile - stenosi uretrale - sansalone
  • 25 Settembre 2023

L’infertilità, cioè il mancato concepimento dopo 12 mesi di regolare attività sessuale non protetta, è una condizione che colpisce il 15% delle coppie italiane. Quando, a seguito di esami approfonditi, viene rilevato che nella coppia il problema è riferito all’uomo, si parla di infertilità maschile.

Infertilità maschile: una condizione diverse cause

L’infertilità maschile può essere determinata dalla produzione di sperma danneggiato, di bassa qualità o assente da parte dell’uomo; tale condizione causa una perdita parziale o totale (sterilità) di capacità riproduttiva nell’individuo ed è spesso motivo di traumi psicologici del singolo e della coppia.

L’infertilità maschile colpisce circa il 7% della popolazione italiana, questa percentuale è in aumento, contrariamente all’età di incidenza che, invece, diminuisce annualmente.

Le cause di infertilità maschile sono molteplici e di diversa natura:

  • predisposizione genetica ad un errato sviluppo dei testicoli (ghiandole che producono gli spermatozoi) già durante la gravidanza;
  • patologie dell’apparato urogenitale, quali criptorchidismo (mancata discesa dei testicoli nello scroto entro il primo anno di vita), varicocele (dilatazione delle vene testicolari), disfunzione erettile (riscontrata nel 5% dei casi di infertilità) ed epididimite (infiammazione acuta o cronica dell’epididimo, un organo che partecipa alla produzione del seme), infezioni urogenitali e malattie sessualmente trasmesse (Papillomavirus, HIV, Herpes genitale, Sifilide, Gonorrea, Clamidia);
  • infertilità immunologica, determinata da anticorpi che attaccano gli spermatozoi, impedendone la motilità e la corretta funzionalità;
  • ipogonadismo ipogonadotropo (ridotta produzione di testosterone).

Oltre ai disturbi strettamente correlati all’apparato uro-genitale, altri fattori possono influenzare negativamente la fertilità nell’uomo; tra questi, sono degni di nota la conduzione di uno scorretto stile di vita, i disturbi alimentari, l’esposizione a sostanze tossiche e radiazioni, traumi ed interventi chirurgici pregressi.

Nonostante sia un aspetto poco curato, anche la temperatura è determinante nella produzione di uno sperma di qualità; i testicoli, infatti, sono anatomicamente lontani dal resto del corpo, proprio per mantenersi entro i 35.5oC. Per tale motivo, la febbre e l’uso frequente di intimo ed indumenti eccessivamente aderenti, possono compromettere la condizione di fertilità.

L’importanza di una tempestiva diagnosi per una terapia mirata

Una corretta diagnosi di infertilità maschile viene effettuata in più step; inizialmente, il medico esamina la storia clinica del paziente e conduce un esame obiettivo generale. A questo, segue la prescrizione dello spermiogramma, che valuta le caratteristiche del liquido seminale e degli spermatozoi (deve essere svolto dopo 36-72 ore di astinenza da rapporti sessuali). Inoltre, nel percorso diagnostico possono essere inclusi altri test di “funzionalità spermatica”:

  • TUNEL (Terminal deoxynucleotidyl transferase dUTP nick-end labelling),SCSA (Sperm Chromatin Structure Assay) e HALO, che valutano l’integrità del DNA degli spermatozoi, un DNA danneggiato, infatti, ne provoca alterazioni nella forma e nella funzionalità;
  • MAR-test atto a verificare la presenza di anticorpi anti-spermatozoo.

Infine, il medico specialista può prescrivere esami per identificare una potenziale infezione al sistema uro-genitale (esame batteriologico), esami ecografici (ecografia trans-rettale e scrotale) ed anche bioptici (biopsia testicolare).

L’infertilità, nel 30% dei casi, non viene diagnosticata in maniera certa e questo non permette l’inizio tempestivo di un trattamento specifico per il tipo di disturbo. In seguito alla diagnosi, per le condizioni meno gravi, il medico specialista predilige la somministrazione di antiossidanti e fornisce consigli su come facilitare l’atto riproduttivo.

Nei casi di infertilità da ipogonadismo, viene prescritto un trattamento ormonale, mentre, per infertilità determinata da sottostante infezioni si procede con una cura antibiotica. Infine, per i pazienti con patologie urogenitali più complesse si può ricorrere al trattamento chirurgico.

È bene ricordare che, non sempre, una cura adeguata può risolvere una condizione di infertilità; nonostante ciò, a seguito di una attenta valutazione con il proprio medico di fiducia, si può tentare un concepimento tramite l’ausilio della fecondazione medicalmente assistita. Queste tecniche, classificate secondo il grado di invasività, possono aumentare la probabilità di successo.

Infertilità maschile: un problema di coppia

L’infertilità è una condizione che non deve essere sottovalutata, perché, oltre a rappresentare un possibile sintomo di patologie sottostanti, può avere gravi ripercussioni psicologiche sulla coppia compromettendone la stabilità.

In caso di sospetta infertilità è necessario contattare il proprio specialista andrologo di fiducia, in quanto è l’unica figura professionale in grado di fornire al paziente un supporto medico completo e affidabile.

Per prenotare una visita o per richiedere ulteriori informazioni non esitare a contattare i nostri centri a Roma e a Catania.

References: