Il varicocele può portare a sterilità?

varicocele
  • 25 Novembre 2022

Sintomi, diagnosi e cura di questo disturbo

Il varicocele è una condizione che si manifesta con un ingrossamento delle vene all’interno del sacco cutaneo che contiene i testicoli, ovvero lo scroto.

Esso si verifica quando il sangue non riesce a circolare bene fuori dalla regione scrotale, accumulandosi in parte nelle vene che trasportano il sangue, impoverito di ossigeno, fuori dai testicoli.

Il varicocele, solitamente, compare durante la pubertà, con possibile disagio e/o dolore ma soprattutto pesantezza a livello dello scroto.

Nonostante, nella maggior parte dei casi, non comporti sintomi o complicazioni, questo disturbo può causare una ridotta produzione di spermatozoi, o altri problemi, che possono condizionare in maniera negativa la fertilità maschile.

La chirurgia per il trattamento del varicocele può essere raccomandata per prevenire e/o risolvere queste possibili complicazioni.

Varicocele e infertilità

I meccanismi esatti mediante i quali il varicocele causerebbe infertilità non sono ancora del tutto noti, ma si ritiene che più fattori possano essere implicati.

Diversi studi hanno appurato che uno dei fattori principali che potrebbe effettivamente causare infertilità connessa al varicocele risiede nell’aumento dello stress ossidativo e nella contestuale riduzione della capacità antiossidante che si verificano in seguito a questa patologia.

L’aumento della pressione sulle pareti delle vene all’interno dello scroto, tipico di questa condizione, può portare ad un rilascio eccessivo di ROS (specie reattive dell’ossigeno, connesse allo stress ossidativo).

Questo aumentato stress ossidativo può danneggiare le cellule germinali, direttamente o indirettamente, causando problemi nella spermatogenesi (processo di maturazione delle cellule germinali maschili che, alla fine, diventeranno spermatozoi).

Altri fattori, connessi al varicocele, che potrebbero portare a una ridotta fertilità, sono rappresentati dall’aumento della temperatura scrotale causata dal reflusso venoso che può alterare la spermatogenesi (processo che deve avvenire a una temperatura di circa 2°C al di sotto della temperatura del resto del corpo) e dal ridotto apporto di ossigeno (fattore che può portare alla morte delle cellule germinali).

Diagnosi del varicocele

Il medico curante può diagnosticare il varicocele mediante un esame fisico che consiste nell’ispezione visiva dello scroto e nella palpazione dello stesso, partendo dalle regioni dell’organo che causano maggiore fastidio e dolore al paziente.

L’utilizzo della diagnostica per immagini può essere considerato qualora l’esame fisico dia un risultato incerto.

La tecnica di imaging usata in tale contesto è l’ecografia testicolare che può essere utile per:

  • confermare la diagnosi e/o approfondire le caratteristiche del varicocele;
  • escludere altre potenziali patologie intrascrotali;
  • rilevare eventuali altri fattori che possono causare ostruzione del flusso sanguigno.

Rimedi per il varicocele

La cura per il varicocele deve iniziare sempre con trattamenti di tipo conservativo. Questi rimedi includono l’utilizzo di farmaci antinfiammatori, tecniche come l’elevazione scrotale, e generale riposo e astensione dall’attività fisica.

Nei casi in cui le misure di tipo conservativo non abbiano avuto l’effetto sperato, possono essere valutati trattamenti di carattere più invasivo. Il trattamento del varicocele ha l’obiettivo di impedire il reflusso venoso e ciò può essere realizzato tramite embolizzazione o legatura (con intervento chirurgico).

Ad oggi, le evidenze scientifiche supportano l’intervento di risoluzione del varicocele negli uomini che abbiano le seguenti caratteristiche:

  • varicocele clinicamente rilevabile e con sintomatologia dolorosa (rilevato alla palpazione);
  • parametri alterati del liquido seminale (per esempio una ridotta conta spermatica o ridotta motilità degli spermatozoi).

Inoltre, dai dati in letteratura, emerge che l’intervento di varicocelectomia tramite microchirurgia risulta essere la tipologia di procedura preferibile.

Il Questo disturbo può comportare dolore, disagio e, in alcuni casi, alterare la fertilità maschile.

Grazie ai progressi fatti nell’ambito della medicina, oggi, è comunque possibile diagnosticare e intervenire su questo genere di condizioni.

Consulta il tuo medico specialista di riferimento per avere la migliore guida possibile nel tuo percorso di guarigione.

Fonti